Nell’atmosfera di una tradizione fatta di
cortesia e ospitalità, l’hotel AbanoRitz
inaugura, al suo interno, un ristorante à la
carte, il ristorantino, che nasce come un
“figlio” un po’ scapestrato ma intelligente
e divertente.
Il brutto anatroccolo vi vuole solamente
piacere. Come capita, a volte, tra un uomo e
una donna. Non avrà filosofie o regole, sarà
un incontro tra chi si riconosce e si fida.
Se ci direte che Il brutto anatroccolo è
stato piacere puro per i cinque sensi e che
il vostro subconscio è stato come in un
caldo rifugio dove la gola non è peccato,
avremo rispettato la nostra folle mission.
Una favola di ristorante o un ristorante da
favola? Comunque un ambiente creativo, un
cibo che rispetta i palati e coccola le
papille gustative: noi non vi daremo da
mangiare, vi nutriremo: saziando il corpo,
scalderemo il cuore e stimoleremo sensazioni
e ricordi.
Assolutamente brutto anatroccolo
perché sarete voi a farlo diventare un
cigno!
Il Brutto Anatroccolo e…. la ricerca di sé stessi.
Questa favola, come per la maggior parte delle storie inventate per i bambini, viene spesso considerata una metafora delle difficoltà che si sperimentano nel diventare “grandi”: nel senso più ampio del termine. La fiaba tende a rinforzare l'autostima e a far accettare, anzi, valorizzare le differenze, esserne fieri, perché potrebbero, in realtà, rivelarsi una ricchezza per sé e per gli altri.
In realtà quel che abbiamo voluto leggerci è l’elegia di un progresso morale ed etico nell’affrontare in maniera saggia e matura la vita, riconoscendo, a scelte e persone, un valore intrinseco e pre-giudiziale. Penso che la ricerca, nella nostra vita, non debba mai essere semplicemente un obbiettivo, ma un cammino….anche con piede palmato!
Ida Poletto
Il Brutto anatroccolo
● Hans Christian Andersen -
biografia »
● L'estate era iniziata; i campi agitavano le loro spighe dorate, mentre il fieno tagliato profumava la campagna… leggi la favola »
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